domenica 28 ottobre 2012

Qualche numero (non tutti)

Vediamo.

Quante persone?
Circa 550 nei vari corsi di laurea (quasi tutti frequentanti, quasi tutti hanno un appartamento ad Alghero). Più oltre 60 studenti stranieri in Erasmus. Più 30 tra dottorandi e assegnisti. Più 36 docenti (cui si aggiungono i 16 che hanno chiesto di "afferire" ad AAA, ma che conserveranno la loro attività prevalente a Sassari), più oltre 10 del personale tecnico-amministrativo, più oltre 30 tra docenti a contratto e collaboratori alla didattica, più circa 60 iscritti ai Master. Un bel numero nevvero?

Quali spazi?
Allo stato tra Asilo, Pou Salit e qualche lacerto alla Caserma, siamo a poco più 1500 metri quadri, tutto incluso.
Gioverà sapere che - a quanto mi dicono - gli standard europei sono di 20 mq onnicomprensivi per studente e quelli italiani 12,5 (e  quelli di Architettura hanno bisogno di più spazio della media).
Sulle condizioni degli spazi già ho scritto.
Le aule della stecca (l'ex-ospedale) del Santa Chiara, le uniche con un'assegnazione certa sono circa 1.000 mq.

Che indotto economico?
Forniremo qualche valutazione, ma un po' di conti potete ipotizzarli voi stessi.

Quali prospettive?
Credo che si debba essere realistici e ragionare sulle prospettive concrete, non quelle fantasiose e improbabili di chissà quali "poli universitari".
Attualmente abbiamo due corsi completi (3+2), Architettura e Urbanistica cioè 10 classi. Vuol dire 500 studenti. Ad Alghero è ragionevole mantenere questi; caso mai - se ci sarà un investimento strategico di Regione, Atenei sardi e altri Dipartimenti - si potrebbe pensare in un futuro radioso a due o tre altre magistrali congiunte (Architettura del Paesaggio, Design, Ingegneria del Paesaggio), diciamo altri 100 studenti. Poi si possono ipotizzare due Master (altri 50). E una scuola di dottorato (20).
Per questo servono spazi adeguati, personale adeguato, finanziamenti adeguati, servizi adeguati (ad esempio affrontare, non necessariamente con una casa dello studente, certamente non costruendone una nuova, la questione degli alloggi; per capirci a me l'idea di una "casa dello studente diffusa" con magari un piccolo residence, non dispiace). 

Aggiungo: oltre 20 accordi internazionali (di cui con 7 Università per Corsi di laurea o Master congiunti), 55 accordi Erasmus, 44 Erasmus placement, 150 per tirocini (di cui 60 all'estero).
Aggiungo: ottimi risultati nella classifica CENSIS; le classifiche sono quel che sono, ma essere ai vertici per quattro anni consecutivi, sin dalla prima comparsa in classifica e avere un tripla A, qual cosa vuol dire.

Mantenere un'offerta formativa di questo genere in una sede staccata ha un costo aggiuntivo, mantenerla con la qualità necessaria ha un costo aggiuntivo.
In realtà non si tratta di molti soldi: AAA ha una buona capacità di attrarre risorse, per convenzioni e attività di ricerca.
Quanti? Diciamo meno della metà di quel che ha Oristano, ad esempio (per citare una sede che sicuramente fa un buon lavoro).

Cosa possiamo dare? Una collaborazione e una consulenza costanti e qualificate alle amministrazioni locali di tutto il nord Sardegna - e oltre - per tutto quel che riguarda la progettazione, la pianificazione e le politiche territoriali e la formazione, un rapporto stretto e un aiuto a tutte le istituzioni educative e culturali. E tanto altro.

Per finire ripeto quel che dico spesso: non è obbligatorio avere una Scuola di Architettura di qualità ad Alghero. Si tratta di una scelta, una scelta che ha dei costi e dei benefici. A noi sembra che - anche da un punto di vista economico - i benefici superino in costi. Ma possiamo sbagliarci.

Quindi nessun ultimatum (ci mancherebbe!), ma solo la verifica delle volontà e delle possibilità.
Vi prego lasciatemi giocare: noi auguriamo a tutti il massimo successo, ma ci dispiacerebbe davvero essere vittima di qualche forma di "aticofilia" (quella cosa che i Tedeschi chiamano Schadenfreude).





2 commenti:

  1. Le città con le Università da sempre elevano la qualità della vita degli indigeni; non vedo perchè agli indigeni di Alghero non venga garantita questa grande opportunità di concretizzare e implementare la realtaAAAà! Il Il cavalier Direttore Bibarnaldus da quando è arrivato in questa contea ha spumeggiato le menti di nuova linfa e vivacità intellettuale e sta passando un calumet di pace,fratellanza e cultura, non lasciamo sfuggire questa grande opportunità! Questo è il mio modesto e umile parere! Indigeno Iniatius

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