lunedì 24 dicembre 2012

Ricapitolando

Forse sarà l'ultimo post del 2012; l'ottantottesimo.
Alla fine sono contento e soddisfatto di aver tenuto un blog
Per il 2013 cercherò di diffonderlo di più e di dare più informazioni e di maggior dettaglio.
Come spesso mi succede, mi sono riletto le cose che ho scritto.
Ci sono notizie, commenti, riflessioni, proposte, suggerimenti, opinioni, rarissime polemiche, nessun attacco personale, nessuna scorrettezza.
Molti che erano perplessi si sono ricreduti.
Il ruolo di Direttore di Dipartimento è un ruolo elettivo, votato dai docenti e da una rappresentanza di studenti e dottorandi, assegnisti, professori a contratto e personale tecnico-amministrativo.
Io non amo il potere, qualsiasi potere: ho accettato di guidare il Dipartimento perché moltissimi colleghi mi hanno chiesto di farlo; ho sempre detto che non appena ci saranno le condizioni vorrei tornare a fare il mio mestiere.
Ma se devo fare il Direttore  e finché devo farlo, ho il dovere di provare a mantener fede ai miei impegni e di battermi nell'interesse della comunità che rappresento.

Io non ho "famiglia", non sono legato a partiti politici che contano, ad associazioni più o meno coperte, conosco pochissime persone, non sono algherese e non sono sardo, non sono potente o ricco di famiglia.
L'unico strumento che ho è la forza delle mie idee e la capacità di esprimerle con pacatezza, ma risolutamente, nel dibattito pubblico; questo ho fatto, questo farò.
In questo blog ho dato conto di molti dei buoni risultati che abbiamo continuato a ottenere, anche in condizioni difficili e precarissime.
Ho anche detto sempre e chiaramente quali sono i nostri problemi.
Problemi che sono tanto più gravi e urgenti perché non rinunciamo, non rinuncio, a continuare a essere una buona Scuola, non rinunciamo alla prospettiva di misurarci con i migliori, non rinunciamo a vivere pienamente (non ci interessa, non ci può interessare, la mera sopravvivenza).
A costo di annoiare, mi ripeto: abbiamo bisogno di personale, di servizi, di finanziamenti (come sede staccata e per i risultati), abbiamo bisogno di sedi adeguate (aule, biblioteca, laboratori, uffici, aula magna) per 40 docenti, 50 collaboratori, 600 studenti.
A costo di annoiare, mi ripeto: non diamo colpe o responsabilità, ma diciamo quali sono i soggetti che è necessario coinvolgere per raggiungere questi obiettivi: noi, l'Ateneo, la Regione, il Comune.
In queste ultime settimane ci sono state interessanti aperture e si è avviata un'interlocuzione.
Benissimo.
Ma non possiamo, non posso, essere contenti e tranquilli.
Ci sono urgenze ineludibili: in primo luogo per la biblioteca, ma non solo.
Per affrontare le questioni aperte serve lavorare sulle alternative, sulle proposte, sui costi: serve un tavolo tecnico che dia delle indicazioni e dei suggerimenti in tempi certi e brevi. Questo tavolo non c'è.
Per affrontare le questioni aperte serve una mobilitazione del territorio per ottenere dalla Regione il riconoscimento del fatto che AAA è una sede non centrale. Questa mobilitazione non c'è.
Può darsi che le ambizioni di avere ad Alghero una grande scuola di Architettura siano smodate.
Può darsi che una collocazione a Sassari ridurrebbe alcune esigenze (il 16 Gennaio in Consiglio discuteremo anche su questo; è un'ipotesi che vorremmo evitare, ma sarebbe irresponsabile non esplorarla).
Può darsi che il Nord Sardegna debba piegarsi a perdere questa scuola e che l'unica città che abbia la forza di accoglierla sia la capitale regionale.
Può darsi che la Sardegna non possa permettersi di misurarsi con le esperienze migliori.
Voglio dire che niente è scontato e che essere realisti è un dovere.
Noi di AAA siamo per provarci, ma - come ebbi già modo di dire - ad impossibilia nemo tenetur.
E vale per tutti.

Molti auguri.


2 commenti:

  1. Noi ci siamo e ci saremo, noi studenti, faremo di tutto perchè AAA rimanga dov'è e perchè continui a cercare, a creare la qualità, in una Regione dove tutto o quasi è Basato sul pressapochismo; ci vogliono costringere ad essere superficiali e così facilmente controllabili, ma noi diciamo no!!! Vogliamo una Sardegna migliore, vogliamo una scuola
    Migliore.. Ma Soprattutto vogliamo un futuro migliore!!!
    Auguri direttore, auguri cari colleghi, auguri AAA.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie; quel che ci serve è questo impegno; la voglia di non rassegnarci. Dobbiamo provarci, possiamo riuscirci.

      Elimina