sabato 17 novembre 2012

Facciamolo strano

Noi ci proviamo.
Chi mi conosce sa che io non ho mai amato la deriva, molto ideologica e molto provinciale, che propone come soluzione ai molti problemi dell'università un pericoloso mix di aziendalismo e controllo dall'alto.
Sa anche che - anche per ragioni di formazione - sono molto convinto che  valutare sia importante e utileso poi che valutare è difficile e non coincide con il misurare.
Sa anche che l'attività di un docente (lo dice la parola stessa) non è solo quelle di fare ricerca (ma fare ricerca è essenziale), ma anche quello di fare didattica, ma anche quello di contribuire, nei suoi tempi e nei suoi modi, allo sviluppo del territorio e del Paese.
Fatemelo dire meglio; l'università non è il CNR o un reparto R&S di un'azienda, deve dare spazio alla ricerca applicata tanto quanto a quella di base e a quella disinteressata, deve riportare i risultati della ricerca nel suo insegnamento, dal suo insegnamento deve ricevere spunti e indicazioni per i suoi temi di ricerca: ecco perché l'idea di avere un pugno di università di eccellenza in cui si fa ricerca avanzata e molte università (in che regioni d'Italia saranno?) che si limitano a fare didattica (le cosiddette teaching universities) è - a mio avviso - oltre che inefficiente e antistorica, anche eticamente e culturalmente sbagliata. Penso anche che le università, dovunque, ma soprattutto nelle situazioni economicamente e socialmente più difficili, abbiano il dovere di aprirsi al mondo, di costruire un ambiente non provinciale e anche (non "ma anche", ma "e anche") di essere uno degli attori dello sviluppo del territorio in cui vivono, da cui ricevono e cui danno linfa e sostegno.
Come Dipartimento cerchiamo di prendere sul serio queste cose: abbiamo già fissato due appuntamenti, il 23 Novembre una giornata sulla ricerca e il 14 Dicembre una giornata sulla didattica; programmeremo per l'inizio dell'anno una giornata in cui presenteremo le molte convenzioni e le molte attività che abbiamo svolte e stiamo svolgendo con enti locali e agenzie educative e associazioni; se troveremo le risorse, prima dell'estate, faremo un incontro con i nostri numerosissimi partner continentali (europei e di altri continenti).
Per informazioni sulla giornata della ricerca, visitate il nostro sito.




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