domenica 5 maggio 2013

Passi avanti. Indubbiamente, ma ...

C'è stato un incontro venerdì sera, proposto da Maria Graziella Serra, capo gruppo di C'è un'Alghero migliore, cui ho partecipato insieme al Sindaco Lubrano e al collega Lobrano.
Un incontro interessante per la ricostruzione delle ragioni e del percorso della nascita della Facoltà di Architettura di Alghero fatta con dotta passione da Vanni Lobrano, per il riconoscimento del ruolo che Architettura ad Alghero ha svolto e può svolgere nell'interesse dello sviluppo della nostra città fatta da Stefano Lubrano.
Credo che anche il mio intervento sia stato interessante: meno del 15% del tempo l'ho dedicato alla questione, per noi vitale, degli spazi.

Nell'incontro, ma soprattutto nella trattativa per la convenzione d'uso degli spazi, sono emersi significativi passi in avanti.
Vado a ritroso: il giorno 13 maggio si terrà all'Asilo Sella la riunione congiunta di Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione per approvare la convenzione sugli spazi.
Questo mi consente di dire che la sua stesura è in fase avanzata e che gran parte delle questioni (almeno quelle relative alle aule per la didattica e agli uffici) sono risolte o in via di soluzione.
Preciso che si tratta della convenzione tra Ateneo e Comune per la cessione degli spazi.
Sulle questioni aperte, si parte dalla convinzione della necessità che il Dipartimento possa disporre di una biblioteca e di un'aula magna, di sale multimediali,  di laboratori; per la biblioteca è stata costituita una commissione per valutare come realizzare la bella e difficile idea di una biblioteca congiunta; per aula magna (che dobbiamo cominciare a chiamare Aula Magna di Alghero), laboratori e sale multimediali è stato costituito un gruppo di lavoro per cercare soluzioni che tengano conto (come è giusto) anche di altre importanti esigenze dell'Amministrazione, a partire dalla collocazione del'archivio storico.
I due gruppi si riuniranno martedì.

Faccio due precisazioni. 
La convenzione Comune / Ateneo non è la stessa cosa dell'accordo-quadro Comune / Dipartimento (quello in cui si dice come AAA può assitere e sotenere le attività dell'Amministrazione e della città.
La convenzione contiene alcuni riferimenti che potranno essere alla base dell'accordo-quadro; li cito nella versione provvisoria in cui sono:


"che le ragioni principali di questo successo, oltre all'impegno degli studenti, dei docenti, dei collaboratori e del personale e al sostegno dell'intera comunità algherese, sono state quello di aver coniugato una grande apertura internazionale (coerente con le ragioni e le ispirazioni del suo concepimento e della sua nascita), la costruzione di un ambiente internazionale, con l'attenzione ai problemi del territorio, più precisamente l'impegno a sostenere, con le sua forze e con quelle dei suoi partner internazionali, gli enti locali, le scuole e le imprese e le associazioni nel campo della progettazione architettonica e della pianificazione ambientale, paesaggistica e urbana, dello sviluppo locale autosostenibile, della partecipazione, delle politiche della formazione e dell'educazione."

Ho incaricato la collega Casu di proporre una bozza dell'accordo: mi piacerebbe potesse essere siglato più o meno negli stessi tempi della convenzione.

La seconda precisazione riguarda biblioteca e Aula magna di Alghero.
Io credo, sogno, che la biblioteca potrebbe essere organizzata come le pensa la mia amica Agnoli, come una piazza del sapere, un grande spazio pubblico, articolato, in cui possano convivere popolazioni diverse (anche i visitatori), aperto ogni santo giorno dell'anno, notte e dì; si può fare.
Io credo, sogno che lo spazio di aula magna, sale multimediali e laboratori sia utilizzato ogni giorno per conferenze, proiezioni, discussioni, seminari, incontri, un incessante sede di incontri e condivisioni; uno spazio aperto a tutti, gratuito (si ripaga a iosa questa gratuità), attrezzato; le Università, le migliori, hanno sempre messo a disposizione di tutti i loro spazi, tutti i loro spazi: anche le aule di sera e d'estate possono essere messe a disposizione: pensate a cosa vuol dire per chi promuove cultura avere quegli spazi come loro spazi.


Avevo promesso che avrei parlato degli sviluppi dei nostri rapporti internazionali: consentitemi per ora di limitarmi alla notizia che trovate nell'immagine.







2 commenti:

  1. L'idea dello "spazio per la cultura" condiviso, aperto e gratuito mi intriga. Penso che per questo importante obiettivo non si possa prescindere da uno o piú finanziamenti regionali. E anche per l'organizzazione e la gestione la Regione potrebbe (o dovrebbe) mettere a disposizione suo personale. Io questa possibilitá non la escluderei.

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  2. Vede, il problema non è - in primo luogo - di finanziamenti. Non che i finanziamenti non siano importanti. Ma prima ci vorrebbe un po' di visione, un'idea per il futuro.
    A me non piace l'idea di uno "spezzatino" che non destini l'intero complesso ad attività che possono coinvolgere abitanti e visitatori: biblioteca aperta tutti i giorni, aula magna della città a disposizione di tutti, sale multimediali.
    Poi se si è miopi e non si vuole mettere gli occhiali, amen.
    Come Direttore accetterò i compromessi necessari per sopravvivere, come cittadino userò la mia libertà di parola.
    Ecco.

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