martedì 22 gennaio 2013

Gli Erasmus non votano.

Non è una bella notizia.
Gli studenti italiani all'estero con il programma Erasmus non potranno votare.
Non è un paese che pensa al futuro un paese che non pensa che sia opportuno garantire il diritto di voto nel migliore dei modi possibili nel tempo presente.
Ricordo i lunghi treni degli emigrati che tornavano a votare ancora negli anni sessanta.
Allora la Repubblica cercava di garantire a che si trovava all'estero la possibilità di tornare con viaggi (seppure lunghi e difficili) gratuiti o a costo ridotto: era il modo adatto a quei tempi, tempi  in cui si riteneva opportuno favorire in ogni modo l'esercizio del diritto di voto.
Oggi non è così: non si pensa a favorire il diritto di voto con i mezzi adatti al tempo presente; forse non si poteva risolvere questa questione all'ultimo momento, ma che si sia giunti all'ultimo momento non è un buon segno. Niente affatto.
Mi sentivo di dire questo, come docente.

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