domenica 3 giugno 2012

Un incontro a Cagliari

Ho avuto un lungo e piacevole incontro con il collega Antonello Sanna Direttore del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura e con Emanuela Abis Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Architettura.
L'incontro è avvenuto nella loro splendida sede di palazzo Cugia: i colleghi di Cagliari hanno una sede recentemente restaurata nel pieno centro storico della città, una sede molto bella e capiente, anche se non del tutto sufficiente per il loro (più elevato) numero di studenti.
Nella nostra chiacchierata abbiamo affrontato due argomenti: la possibilità di avviare un corso di laurea congiunto di Design e di organizzare insieme un calendario di attività culturali, nell'idea, che condividiamo, che la collaborazione nasce da un processo e non è un mero accordo burocratico.
Perché Design? Nel rispondere a questa domanda, mi piace ribadire un punto, che ancor oggi mi pare un po' soggetto a malintesi.
Noi di AAA non siamo contrari al fatto che l'Università di Sassari istituisca o ri-attivi corsi di laurea utili al territorio e alle possibilità di occupazione dei futuri laureati; tra essi certamente credo ci possa stare Ingegneria informatica: quel che abbiamo chiesto e che ci permettiamo di chiedere è che di una nuova offerta formativa si discuta strategicamente, individuando l'insieme dei Corsi che è opportuno  e utile, anche in una prospettiva di lungo periodo, attivare: c'è Ingegneria informatica, ma c'è anche Design, che non ha in Sardegna un presidio pubblico e che ha sicuramente domanda e prospettive di lavoro; ma mi vengono  in mente anche le magistrali di Architettura del paesaggio e di Ingegneria dell'ambiente e del territorio; così come mi vengono in mente possibili corsi ad hoc per studenti lavoratori. E questi sono quelli che vengono in mente a me.
Se si fa una valutazione attenta dei corsi esistenti che non funzionano e che non hanno futuro, di quelli in difficoltà, ma necessari e da rilanciare, di quelli che non ci sono e di cui sarebbe bisogno e si concentrano investimenti e risorse su questi ultimi due, facciamo un grande favore a tutti, a partire dal nostro Ateneo.
Ma non a pezzi e bocconi per favore.
E con una visione di lungo periodo che - forse - avrà bisogno di una riorganizzazione dei Dipartimenti e di una proficua e graduale collaborazione inter-ateneo e con Dipartimenti di altri Paesi.    

3 commenti:

  1. Ma l'incontro, oltre ad essere lungo e piacevole ha dato anche dei buoni riscontri?

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  2. Leggo con piacere le parole del direttor Bibo circa i progetti a venire: delle collaborazioni sperate e sperabili, dell’impegno che nuovamente ci porta a incontrare le risorse e le attitudini inscritte nel territorio dell’isola. La scorsa tornata di tesi, a Design, ha ancora restituito alcuni indizi di come quelle inclinazioni e risorse implicite possano venir fuori davvero, nel tramestio del crogiolo giusto. E chi ha anche solo sbirciato la chiusura del terzo, ultimo anno del corso di Prodotto, avrà visto con emozione il fiorire dei germoglietti immaturi: non dico nei casi dell’eccellenza, ma in quelli non conclamati, dove una passione per il progetto cresce dall’insistito e fiducioso lavorìo, con tutte le sue fatiche ma anche con le sue rivelazioni improvvise. Segni di come le attitudini e il desiderio di apprendere avessero trovato in Design l’alveo di un percorso formativo opportuno e, credo, necessario. Alla fine, sull’isola, sono stati anni ben spesi.
    Aggiungo l’augurio che le cose procedano, affidandolo a queste poche righe.

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